Cina del Nord, viaggio verso una cina spirituale tra l'antico e moderno, l'ateismo e la religiosità - Foto di viaggi

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Asia
Cina del Nord
Maggio 2018

Pechino con la sua Città proibita, Xi'an e il suo esercito di terracotta  e, soprattutto, un viaggio tra le meravigliose grotte di Yungang, il Tempio Sospeso di Datong, e tutto ciò che richiama la spiritualità della Cina, sospesa tra l'antico e il moderno, l'ateismo e la religiosità. Un Paese dalle mille sfaccettature, contraddizioni apparenti, di un popolo buono, ospitale, curioso, sempre pronto al sorriso e ad aiutare chi è in difficoltà. E' anche la Cina dalle città enormi, popolose, con palazzi da 30 e più piani, spesso uguali, che si perdono all'orizzonte. Un Paese sempre più industrializzato che richiede tanta manodopera, che costruisce case per invitare la gente a sistemarsi dove c'è lavoro. Ma c'è anche tanto inquinamento e traffico caotico, dove è permesso, come nulla fosse, l'inversione del senso di marcia in mezzo agli incroci. E' anche la Cina dei controlli sulla sicurezza asfissianti che avvertirete fin dal vostro arrivo all'aeroporto. Persino la Piazza Tienanmen è presidiata giorno e notte e il cui accesso è permesso solo ai turisti cinesi e stranieri previo controllo dei documenti d'identita. Ma quello che impressiona di più è la sistematica distruzione delle testimonianze imperiali cinesi perpetrata dai vari regimi succeduti e dalle rivolte della popolazione; per questo, Pingyao, ha uno dei pochi centri storici rimasti intatti con le loro caratteristiche case con tetto spiovente in legno. La visita al Nord della Cina è, ancora oggi, al di fuori dei circuiti classici del turismo internazionale, ma è molto frequentato dai cinesi, alla ricerca delle loro radici e della loro spiritualità. (Per approfondimenti sulla religione in Cina)
Pechino, Mausoleo di Mao Zedong
Pechino. Mausoleo di Mao Zedong. Entrando dalla Porta della Pace Celeste del Mausoleo, in direzione Nord, si percorre la strada imperiale della Città Proibita.
Pechino.
La nostra visita è iniziata nella Piazza Tiananmen, grande 40 ettari è la più grande del mondo. La piazza prende il nome dalla Porta Tiananmen (Porta della Pace) dove paradossalmente si sono verificati tragici avvenimenti, come la repressione nel sangue delle proteste giovanili studentesche del 1989 che chiedevano più democrazia. Tutta l'area della piazza, fino al 1949, annoverava mura difensive ed edifici imperiali che il regime di Mao Zedong, con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, provvide a distruggere, per innalzare edifici dal puro realismo socialista.  La piazza è incorniciata da due porte imperiali a nord e a sud:  la Porta della Pace celeste (Porta Tiananmen) e la Porta Frontale (Porta  Qianmen). Sul lato ovest si trova la Grande Sala del Popolo, dell'epoca  comunista, luogo d'incontro del governo cinese. Sul lato est è situato  il National Museum of China.

Pechino: Assemblea nazionale del popolo, sede del Parlamento cinese che si trova sul lato Ovest della Piazza Tiananmen.
La Sala della Suprema Armonia è il centro della Città Proibita, ospitando fra l’altro il trono dorato imperiale e costituendo l’edificio più splendido del complesso. Posta a nord di un piazzale ampio 30.000 mq, la struttura si erge su una terrazza di pietra banca alta 8 metri, con un’altezza di quasi 40 metri, risultando la maggiore del complesso.
La Città Proibita.
Fu il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing per 500 anni, dove vivevano anche i familiari dell'imperatore, e dove si svolgevano i cerimoniali politici del governo. L’imperatore aveva  la facoltà di impedire a chiunque di entrare o uscire dalla città. Si estende per 720.000 m² e consta di 980 edifici, ed è il più vasto al mondo. (Per approfondimenti)

Giara di rame. ve ne sono 380 in tutto il complesso, servivano per contenere tutto l'anno dell'acqua per spegnere gli incendi.
Badaling, la Grande Muraglia.
Costruita in 100 anni dal 300 a.c. fino all'epoca Ming, la muraglia è alta fino a 8 metri, larga 6,5 metri e lunga 5760 Km (quello che è rimasto fino ad oggi). Si estende lungo il confine Nord della Cina e serviva per proteggerla dalle invasioni barbariche e mongole provenienti da Nord. Divenne anche una via di comunicazione sicura, protetta dai soldati. Il tratto della Grande Muraglia di Badaling  è quello che rivela la sua travolgente maestosità, in ossequio al periodo di gloria della dinastia Ming.  La parete è squisitamente formata da linee geometriche serpeggianti e  ondulate, come fosse il corpo di un drago, punteggiata da massicci quadrati o rettangolari con bastioni simili alle  torri dei castelli.  Il muro esterno di un bastione (cioè la parte  rivolta a nord) è alto 2 metri ed è merlato con piccoli fori che servivano a un duplice scopo;  come mezzo per sparare frecce e come uno spioncino che teneva il corpo dell'osservatore nascosto per il pericolo. Per accedere al bastione, sono stati costruiti gradini in punti  strategici sulla parete interna (lato sud) del muro, ma con una pendenza  molto ripida per risparmiare sui materiali da costruzione.     (Per approfondimenti)

Badaling Great Wall, questa sezione della Grande Muraglia non è solo la più frequentata delle "8 sezioni di Pechino", ma anche la più frequentata di tutte le altre sezioni. E' anche la più accessibile, e conservata meglio.
La via sacra.
Il nome Via Sacra rappresenta una passeggiata verso il cielo e, secondo  la storia cinese, l'imperatore (Figlio del Cielo) discese dal cielo sulla terra e, attraverso la via sacra, rappresentata come una passerella, l'imperatore faceva il suo ultimo viaggio ritornando in cielo.  La passerella inizia dall'arco commemorativo in pietra e termina al cancello del Mausoleo di Changling. La sacra strada è fiancheggiata da 36 enormi statue:  ventiquattro figure di animali sono allineate in maniera simmetrica, due  in piedi e due a riposo; su ogni lato stanno due generali, due funzionari civili e due funzionari del governo "in pensione", 6 per parte e 12 in tutto.  Sono statue umane più grandi del normale. Vennero realizzate in marmo bianco di  Pechino nel 1435 con lo scopo di proteggere il sonno eterno degli  imperatori e furono trasportate in questo luogo a mano, senza l’ausilio  di macchinari. Gli animali che si incontrano lungo il cammino ci riportano con un po’ di fantasia alla superstizione che accompagnava la cultura cinese dell’epoca (e che a dire il vero sembra permeare anche la società cinese contemporanea). Non mancano ad esempio gli unicorni come protezione dagli spiriti maligni, i leoni come simbolo di potenza, ma anche cammelli ed elefanti ad indicare la vastità dei possedimenti dell’imperatore, senza dimenticare i cavalli, adibiti al trasporto dell’imperatore. Ai lati della strada sono situate le tombe di 13 imperatori della dinastia Ming (insieme a 23 imperatrici e ad alcune concubine, principi e principesse), quindi questo luogo viene anche chiamato I 13 mausolei. Queste tombe sono le tombe imperiali cinesi meglio conservate e sono state indicate dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.

La tradizione di erigere sculture in pietra di fronte alle tombe imperiali ebbe inizio fin dalla dinastia Qin (221-206 a.C). Le sculture rappresentano la suprema autorità e dignità degli imperatori e ne indicano il potere supremo anche dopo la morte. Tutte queste sculture sono enormi; alcune superano i 30 metri cubi di volume.

Nei tempi antichi, senza macchinari e autoveicoli moderni, queste pesanti sculture in pietra venivano trasportate fin qui interamente a mano. Durante l'inverno, sulla strada veniva versata dell'acqua. Quando sulla strada si era formato uno scivoloso strato di ghiaccio, i lavoratori vi trascinavano la scultura. Ogni 500 metri veniva scavato un pozzo da cui prelevare l'acqua per formare il ghiaccio.
Changling è la più grande delle 13 tombe Ming. La Tomba di Chang cominciò ad essere costruita dal terzo imperatore della dinastia Ming nel 1409 d.C..
La sala copre 1.956 metri quadrati, quasi la stessa della Sala dell'Armonia Suprema nella Città Proibita, ma supera quest'ultima architettonicamente poiché tutte le colonne, le travi, ecc. (una colonna la si vede in foto) sono fatte di cedro cinese ( nanmu ), molto resistente e durevole, di alta qualità.
Tempio del Cielo.
E' il tempio di culto più importante di Pechino. Qui il sovrano officiava i riti sacri che si tenevano tre volte l'anno e che erano propiziatori per una pioggia abbondante e ottenere un buon raccolto. Questo luogo di culto era negato al popolo comune, solo l'imperatore poteva accedervi, solo lui poteva comunicare col cielo e pregare. Quando arrivava il momento, l'imperatore lasciava la sua dimora nella Città Proibita trasportato sulla portantina per recarsi al Tempio. A tutti i sudditi di Pechino si ordinava di restare in casa con le porte chiuse e di mettere gli scuri alle finestre che davano sulla via percorsa dall’imperatore, perchè non potevano guardare. Il traffico e le attività commerciali venivano interrotte durante il viaggio di andata e di ritorno dell’imperatore dalla Città Proibita al Tempio del Cielo e viceversa.
Il Tempio della Preghiera per il buon raccolto è un edificio a struttura circolare con una tripla gronda di tegole colorate in tre colori diversi: blu, giallo e verde, che rappresentavano rispettivamente il cielo, l’imperatore e il suddito. Nel 1751, i colori per la tripla gronda di tegole vennero cambiate tutte in blu. Il blu del tempio non era riproducibile per nessuno, solo quel tempio poteva usare quel colore blu. (Per approfondimenti)

Il Tempio è sostenuto da 28 colonne, distribuite in tre cerchi: nella foto si vedono le 4 colonne centrali, le cosiddette Colonne del Pozzo del Drago, alte 18,2 m. ciascuna, e che rappresentano le quattro stagioni.
Gli incensieri di bronzo, distribuiti fra i tre piani della terrazza sono traforati con i segni bucati degli Otto diagrammi del Taoismo.
Grotte di Yungang. L'area di ingresso di nuova costruzione è quella che dovrete varcare prima di percorrere un lungo tragitto per arrivare alle Grotte di Yungang. La strada è lastricata con ai lati alte colonne sorrette da statue di elefanti, ed è costeggiata da un laghetto.
Grotte Yungang.
Nei pressi della città di Datong, vi sono le Grotte Yungang e del Tempio Sospeso, risalgono al V secolo e sono uno straordinario esempio d'architettura scavata nella roccia, la più antica collezione di sculture buddiste in Cina. Le grotte di Yungang sono un prodotto degli scambi culturali tra Oriente e Occidente, anche per questo, le grotte di Yungang hanno interpretato l'arte rupestre buddista con il caratteristico carattere cinese e lo spirito locale che si è diffuso fino all'Asia orientale. Le sculture sono state realizzate dai Tuoba, una popolazione di lingua turca, e hanno influenze indiane, persiane e addirittura greche. Le grotte sono interessantissime: alcune sono intagliate per sembrare delle pagode o per imitare l'interno di templi in legno. Ci sono numerosi affreschi che raffigurano animali, uccelli e angeli e tutte contengono il motivo dei 1000 Buddha.
Le grotte imperdibili sono la numero 5 che contiene un'effigie seduta di Sakyamuni alta 17 metri, con la faccia dorata, e conserva vari dipinti sul soffitto a volta, e la numero 20. (Approfondimenti sulle grotte)

Le grotte di Yungang consistono di 251 caverne artificiali e più di 51.000 statue buddiste. Con la statua più piccola alta solo 2 centimetri, mentre la più grande è alta 17 metri.
Grotta 5: Buddha assiso nella posizione del loto. La statua seduta di Shakyamuni è innalzato a 17 metri e circondata da legioni di statuette contenute nelle piccole alcove sulle pareti circostanti.
Particolare della grotta 5, nicchie della parete meridionale
La grotta numero 20 raffigura la vita di Sakyamuni, è l'unica grotta completamente esposta all'esterno, risultante dal crollo della parte anteriore della grotta. La grotta è incentrata su una statua del Buddha seduto che misura a 13,7 metri, fiancheggiata da una statua più piccola del Bodhisattva.
Il Tempio sospeso.
Situato nella provincia dello Shanxi, a circa 60 Km. a sud-ovest di Datong, il Tempio sospeso, o Monastero sospeso, è un'architettura sorprendente. Per quanto sia uno spettacolo mozzafiato, è anche una meraviglia dell'ingegneria, poiché fu costruita nel 491 d.C. ed è sopravvissuta per oltre 1.500 anni, resistendo a tempeste e vento devastanti per oltre 15 secoli. Ciò che è più affascinante, la leggenda narra che sia stato originariamente costruito da un solo uomo, un monaco di nome Liao Ran, durante la dinastia Wei (386-584 d.C.). I pilastri verticali che vedete nelle foto non erano lì quando Liao Ran finì di costruire il monastero. Sono stati aggiunti durante i secoli che seguirono, soprattutto perché molte persone erano troppo spaventate per salire sul monastero, pensando che potesse cadere insieme a loro.  Evitare le piene è stato uno dei motivi principali per cui Xuan Kong Si è stato costruito su una parete a picco sul terreno. Inoltre, la cima del monte Hengshan lo protegge da forti piogge e neve. Ed essere circondato dalla montagna offre la protezione tanto necessaria dalla luce solare dannosa. Oltre ad essere uno spettacolo indimenticabile, il Tempio sospeso è famoso in tutto il mondo per il suo patrimonio religioso. Ciò che lo rende unico dal punto di vista spirituale è il fatto che è l'unico tempio in Cina a rappresentare le tre principali religioni: buddhismo, confucianesimo e taoismo.  Rappresentare le tre principali religioni della Cina ha i suoi vantaggi ed è probabilmente la ragione principale del perché il Tempio è stato lasciato intatto da diversi eserciti nel corso di 1.500 anni. Il Tempio sospeso è composto da 40 padiglioni, due padiglioni (Padiglione Sud e Padiglione Nord) e un ponte che collega i padiglioni. Le sale sono decorate con circa 80 statue religiose, con una delle sale che contiene statue di Sakyamuni, Confucio e Lao-tzu.

Il Tempio sospeso, Sala dei tre Santi: vi è una statua del Buddha, Confucio e Laozi come le tre religioni della Cina.
Anche la Sala Sanjiao che  si trova nella parte superiore dell'ala Nord del Tempio è il simbolo della combinazione delle tre religioni (buddismo, taoismo e confucianesimo), le cui statue dei rispettivi fondatori: Shakyamuni, Laozi e Confucio sono probabilmente l’attrazione più importante.
La Sala Sanguan che si trova nell'ala Sud è la più grande del Tempio Sospeso. Qui ti imbatterai in preziose sculture di argilla risalenti agli anni della dinastia Ming (1368 - 1644). La più grande di queste sculture in argilla è alta 2 metri ed è la più grande di tutto il tempio.
Il ponte Changxian, una passerella in legno che collega l’ala Sud con l’ala Nord.
Datong: le mura.
Datong: muro dei Nove Draghi, ovvero un muro alto 3,5 metri rivestito di maiolica con raffigurazioni in bassorilievo di 9 draghi, simbolo del potere imperiale.
Datong, Tempio Shanhua. La sala dei "tre saggi": le statue di Budda Vairochana, Bodhisattva Manjusri e Bodhisattva Samantabhadra.
Datong, Tempio Shanhua.
Di fronte all'ingresso Jinci c'è un'elegante piazza con ponti e canali.
Tempio Jinci.
L'affascinante complesso del tempio Jinci, può essere fatto risalire alla Dinastia Zhou Occidentale (11 ° secolo aC al 711 aC), quando il re Cheng rese il suo fratello minore Yu un leader di uno dei suoi stati. Yu era un capo intelligente che dedicava tutte le sue energie a rendere prospero lo stato, così i suoi discendenti costruirono un tempio per lui dopo la sua morte, al fine di onorarlo. Si trova a 25 chilometri a sud-ovest della città di Taiyuan, ai piedi del Monte Xuanwengè. L'intero complesso è inserito in uno dei più grandi giardini che un tempio della Cina abbia avuto. E' anche uno dei pochi del suo genere sopravvissuti alle devastazioni del tempo e, non ultimo, alla guerra. Vari elementi sono stati aggiunti nell'arco delle numerose dinastie imperiali da quando il tempio fu eretto per la prima volta oltre due millenni fa. L'area del tempio ha diverse splendide sale, la più famosa è quella della Dea Madre, che è così antica che è fatta di legno.  I draghi  intagliati sui pilastri della Sala della Santa Madre sono incredibili,  e ci sono alcune enormi statue all'interno. Jinci non è inserito nel circuito turistico standard, ma vale la pena visitarlo; può essere facilmente raggiungibile da Taiyuan o da Pingyao.

La terrazza a specchio, ovvero che riflette la vera natura. E' stato costruito durante la dinastia Ming. La terrazza fungeva da teatro all'aperto.
Due dei quattro cavalieri di ferro sulla Terrazza Jinrentai. Eretta nel 1097.
La Dea Madre del Padiglione Shengmudian fu costruita tra il 1023 e il 1032 d.C.
Per fare In modo che la Dea Madre non avesse bisogno di niente, 43 cameriere furono fatte e dipinte, ognuna delle quali eseguiva una sola utile funzione domestica. Si tratta di sculture di argilla colorate realizzate durante la dinastia Song (960-1279), e sono uniche.
Il tempio di Chongshan è un tempio buddista molto frequentato, situato a Taiyuan , nella provincia dello Shanxi . Originariamente costruito durante la dinastia Tang, all'inizio era conosciuto come il Tempio della Casa Bianca. E nella dinastia Ming, questo tempio fu ribattezzato Tempio di Chongshan che significa grande tempio della misericordia.
Il tempio è sede dell'Associazione buddista della provincia dello Shanxi. La sala principale ha una statua di Guanyin, Dea della Misericordia, con 1000 mani e occhi.
Villaggio della famiglia Qiao. Dista 42 Km da Pingyao e apparteneva al più ricco mercante della Cina, nonchè banchiere della dinastia Qing (1644-1911). Qui è stato girato il famoso film "Le Lanterne Rosse" del regista Zhang Yimou.
Splendidi giardini e fontane si alternano agli edifici con disegni architettonici classici cinesi e decorazioni raffinate.
Complesso familiare del cortile di Qiao. . Il complesso è come un castello completamente chiuso. Camere e cortili si connettono tra loro. Sul tetto, c'è un corridoio che collega ogni cortile per le guardie che pattugliavano di notte. Vi sono decorazioni quasi ovunque, tra cui sculture in legno, intagli in mattoni, sculture in pietra, murales e sculture a parete con caratteristiche distintive.
Pingyao. Ebbe il suo sviluppo economico a vocazione mercantile durante le dinastie Ming e Qing. La città fu sede di quasi tutti i grandi negozi commerciali del paese. Non è più molto prospero, ma la grande città vecchia di Pingyao, costruita mille anni fa, ha retto alla prova del tempo, e alle distruzioni.
Pingyao
Pingyao nella provincia dello Shanxi è speciale perché è l'unica città murata completa rimasta in Cina. All'interno delle mura cittadine spesse 12 m ci sono per lo più case della dinastia Ming e Ching che sono ancora abitate oggi dalla sua popolazione residente. A parte la gente del posto, brulica di turisti nazionali, ma constaterete un gran numero di turisti internazionali. Pingyao è una piccola città e completamente percorribile a piedi. Si esplora tranquillamente prendendosi del tempo per osservare l'architettura, sbirciare nei cortili semi nascosti e passeggiare lungo le stradine laterali delle strade principali per immergervi nella vera Pingyao.
Pingyao è una delle destinazioni turistiche nazionali più amate della Cina. Dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997, l'area murata di Pingyao ha 2.700 anni. È famosa per la sua architettura perfettamente conservata. Numerosi edifici e cortili in tutta la città sono appena cambiati in centinaia di anni ed è possibile vedere il luogo di nascita della prima banca in Cina, testimonianza della fiorente attività commerciale di un tempo. Con il passare dei secoli, le rotte commerciali si spostarono e la città cadde in povertà, lasciando inalterate le grandiosità passate per 600 anni. (Per approfondimenti)
Pingyao. Girovagando lungo l'antica via Ming e Qing tra file di residenze all'interno della città vecchia, si percepisce ancora la sua antica grandezza.
Xi'an, Pagoda della Piccola Oca Selvatica. Eretta durante la dinastia Tang, circa 1300 anni fa. L’edificio originariamente era una struttura multigrondaia di 15 piani, un forte terremoto nel 1556 la ridusse agli attuali 13 piani. E' inserita in un giardino molto bello e all’interno del tempio si conserva una campana di ferro di grandi dimensioni realizzata con tale tecnologia che le permette di produrre un’elegante sonorità.

Xi'an, Pagoda della Grande Oca Selvatica. La Pagoda fu costruita nella Dinastia Tang (618-907) per lo studio delle sacre scritture buddiste.
L'Esercito di Terracotta.
Si narra di un umile contadino che scavando la terra per realizzare un pozzo, fece casualmente una scoperta stupefacente: sotto il terreno c'erano dei frammenti di una grossa statua a grandezza naturale. Il contadino fu premiato con una onorificenza, ma la sua scoperta è riconosciuta come uno dei più grandi eventi archeologici del mondo. Individuati nella Cina nordoccidentale e risalenti alla sua prima dinastia, le statue hanno fatto luce sulle antiche pratiche artistiche del paese e sui rituali di sepoltura secolari.

La Storia.
Nel 246 a.C., Qin Shi Huang , il primo imperatore della Cina, salì al trono a soli tredici anni. Come governatore del primo impero, è accreditato di diverse realizzazioni, tra cui la costruzione della Grande Muraglia e l'espansione e l'unificazione generale dello stato.
Per celebrare i suoi trionfi e per commemorare la sua vita, ordinò la costruzione di una necropoli a Xi'an, una regione costellata di miniere di giada e ricca d'oro. Immaginava un complesso mausoleo pieno dei suoi preziosi beni terreni, tra cui gioielli rari, e migliaia di soldati in terracotta creati appositamente per proteggerlo nell'aldilà. Sebbene 7000 operai dedicassero decenni alla costruzione della tomba e della necropoli sopra la cima, il sito rimase incompiuto quando Qin morì nel 210 a.c..
Per secoli, il grande mausoleo di Qin Shi Huang è rimasto nascosto. Solo nel 1974, venne alla luce una grande scultura di un guerriero di terracotta, spingendo gli archeologi a iniziare ad esplorare l'area, con la conseguente scoperta di migliaia di soldati simili in quattro buche.

Progettata con un livello impressionante di dettagli, ogni figura è un'opera d'arte unica nel suo genere. Le sculture a grandezza naturale variano in altezza secondo la classifica militare, con le loro divise, pettinature e persino forme ed espressioni facciali.
Anche se sembrano della stessa tonalità di grigio, le figure sarebbero state originariamente dipinte in modo realistico (l'esposizione all'aria e alla luce ha fatto sparire i pigmenti), accentuando i loro lineamenti realistici frutto di una accattivante maestria artigiana. Oltre agli 8.000 soldati, nella necropoli sono stati trovati anche 130 carri e 670 cavalli. Allo stesso modo, furono scoperte anche figure di argilla di ballerini, acrobati e musicisti, anche se queste figure stravaganti sono notevolmente superate in numero dallo storico esercito. Oggi, la necropoli di Qin Shi Huang è un sito del patrimonio mondiale dell'UNESCO e una destinazione importante nella provincia cinese di Shaanxi.

Sala Espositiva dei Carri di Bronzo dove sono esposti due carri di bronzo ritrovati a 20 metri dal mausoleo dell’imperatore.
Ogni carro, formato da circa 3,400 pezzi è trainato da 4 cavalli ed erano quasi interamente fatti di bronzo, ma adornati con più di 1,700 pezzi di oro e argento (che formavano gli ornamenti) ciascuno.
Chi visita il mausoleo vedrà anche le fosse dove sono state rinvenute le statue e si accorgerà che c'è ancora da scavare. Quasi tutte le statue sono state trovate a pezzi perchè il mausoleo, dove erano sistemate, fu distrutto dai ribelli dell'Imperatore morto.


                                                    
                            Grotte di Yungang

                            Città Proibita

                            Tempio del cielo

                           Pingyao

                         Residenza famiglia Qiao


  

 

             
       
                          Cambogia

            Angkor Wat

                         Vietnam

                  La Grande Muraglia
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