Foto di Bolzano - "Viaggiando con me: Le mie avventure fotografiche"

Vai ai contenuti
Italia > Val di Fassa / Val Gardena
Bolzano
Agosto 2020

Bolzano,  o Bozen come chiamata dai residenti, è il capoluogo dell’Alto Adige, posta a 262 metri sul livello del mare. E' attraversata dal fiume Isarco e dall’affluente Talavera. Tra le prime cose importanti c'è il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta che si affaccia su Piazza Walther. Cattedrale dal 1964,  l’edificio è realizzato in stile gotico sui resti di tre chiese  sovrapposte. Altro centro d'interesse è la più antica via della città, oggi divenuta un centro commerciale, chiamata Via dei Portici che ha avuto origine nella Bolzano medievale. E' la storia di una città che vide l'affermarsi di un ceto mercantile a discapito della originaria èlite nobiliare proveniente dalla ministerialità vescovile, con il progressivo, benchè parziale ed incompleto, costituirsi di una autonomia comunale. Per questo, ancora oggi, sono visibili al visitatore gli antagonismi tra i palazzi  cittadini del vescovo e dell'amministrazione asburgico-tirolese, e le case mercantili dei portici, le  varie chiese, e la fitta presenza di castelli e di ricche residenze  rurali nel circondario.
Piazza Walther von der Vogelweide, la piazza principale di Bolzano, dove si trovano il Duomo e numerosi locali e caffetterie.
La statua intitolata a Walther von der Vogelweide, poeta e cantastorie.
La Piazza Walther.
In pieno centro storico, la piazza è intitolata a Walther von der Vogelweide, uno dei poeti e cantastorie di lingua tedesca vissuto nel XII secolo. La statua intitolata a Walther, posta nel 1899, diede anche il nome alla piazza, rimanendo tale fino al 1935. In seguito, con l’annessione dell’Alto Adige all’Italia, la statua venne rimossa e la piazza intitolata al Re Vittorio Emanuele III. La statua di Walther venne riportata al suo posto originale nel 1981, anno in cui la piazza ha ripreso il suo storico nome di inizio Novecento. E' qui che si organizzano numerose manifestazioni tra cui il Mercatino di Natale e altri eventi durante tutti i mesi dell’anno.
Piazza del Municipio: Casa Amonn con decorazioni rococò in stucco. Anche Bolzano, come tutto l'Alto Adige, può vantare un gran numero di facciate con stemmi, dipinti murali di carattere sacro o profano, dall’alto Medioevo fino al XX secolo. Si tratta di significative testimonianze iconografiche che forniscono informazioni in merito alla cultura abitativa dei loro committenti.
Piazza del Municipio, decorazioni a fresco di alcune facciate.
Piazza Municipio con il suo Municipio neobarocco (1907), ogni venerdì ospita il tradizionale mercato del contadino dove gli agricoltori locali offrono i loro prodotti regionali.
Via dei Portici oggi continua ad essere un vero e proprio centro commerciale naturale che si dipana nelle anguste e affascinanti vie del centro storico, ovviamente sono cambiate le merci offerte, ma lo spirito mercantile della città è rimasto intatto. Interessanti, oltre ai negozi, sono gli scorci nei dintorni.
Dalla Piazza del Municipio parte un lungo viale stretto con i portici ai lati, pieno di negozi eleganti e di edifici decorati. Questi portici hanno una lunga storia che risale al Medioevo, quando mercanti tedeschi e italiani arrivavano a Bolzano per le fiere, e possedevano dei magazzini proprio sotto i portici.
Via dei Portici
La più antica via della città, nonchè quella più conosciuta, è la Via dei Portici. Risalente al XII secolo, la Via Portici è lunga 300 metri  e rappresenta il centro della vita commerciale di Bolzano. Le case medievali che si possono ammirare erano di proprietà dei mercanti tirolesi che abitavano nella parte superiore, mentre la parte posteriore  ospitava il magazzino delle merci e nella sezione centrale della casa,  ogni sera, venivano custodite le merci pronte per essere messe nuovamente in vendita il giorno successivo. Ancora oggi è la via commerciale di Bolzano, dove ci si incontra o si passeggia.
La Casa della Pesa è un edificio storico nel cuore di Bolzano situato tra i Portici e piazza del Grano. Risale al XIII secolo e deve il suo nome al fatto che era la sede della pesa pubblica. Vi si pesava il grano prima di essere venduto. La facciata ha affreschi del 1634.
Imboccando il vicolo della pesa ci si imbatte nell'affresco di Albert Stolz sul volto dell'arco che dà sui Portici.
Via Bottai, la locanda "Cavallino Bianco", la trattoria più antica e tradizionale di Bolzano.
Via Bottai.
Via Bottai è una delle vie più caratteristiche di Bolzano con le belle insegne in ferro battuto, le numerose locande e lo storico albergo Luna Mondschein. Durante il medio evo era soprattutto la viticoltura e il commercio del vino a rappresentare la principale fonte di reddito per la città di Bolzano, per questo, i bottai, costituivano la corporazione più potente della città.  Mentre la via che da essi prese il nome, via dei Bottai, divenne una delle arterie principali della città. La via dei Bottai rappresentava la prima via di contatto con la città dove allora, come oggi, si trovavano numerose trattorie ed alberghi. Arrivati qui dopo un viaggio logorante, i mercanti si ristoravano e ritempravano i loro cavalli, prima di incontrarsi con i clienti od i partner nella via dei Portici. Nei pressi del Museo di Scienze Naturali, si trovano le storiche locande "Cavallino Bianco" e Ca' de BezzI", luoghi amati anche da vari artisti.
Moderno ma perfettamente integrato con il contesto urbano, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano è un luogo in cui ammirare esposizioni, performance, concerti e fare laboratorio. L’edificio particolarissimo ospita una biblioteca ed una caffetteria.
Ad una precedente costruzione romanica fanno riferimento le finestre ad arco in sequenza ed a sezione semicircolare. La facciata è rivisitata, come tutto il complesso, in chiave gotica tra il XIV, il XV e il XVI secolo.
Insegna della locanda "Il Pavone".
Il Duomo di Santa Maria Assunta, a cui è stato aggiunto un campanile alto 65 metri che ogni fine settimana suona differenti melodie con 25 campane.
Il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta
E' il Duomo che si affaccia su Piazza Walther. Cattedrale dal 1964,  l’edificio è un vero gioiello di arte romana e gotica, realizzato sui resti di tre chiese sovrapposte. Di preesistenti edifici in loco sono ancora visibili diverse tracce. Sono state rinvenute le fondamenta di una chiesa antichissima risalente al IV secolo, mentre di  epoca carolingia restano un muro e alcuni frammenti di decorazione  parietale. E' gotica anche  la cosiddetta “porticina del vino” sul lato settentrionale del coro.  Essa deve il suo nome al particolare privilegio concesso nel 1387 che  consentiva, in esclusiva, proprio qui, la vendita del vino, una delle  principali risorse economiche di quei tempi. Nel Museo del Duomo  ai piedi del campanile si trovano ori, argenti, pergamene e reliquie,  testimonianza della devozione dei fedeli nel corso dei secoli.
L'altare maggiore in stile barocco (1710), è stato progettato dal carmelitano scalzo ed architetto Jacopo Antonio Pozzo e realizzato poi dall'architetto veronese Ranghieri.
All’interno troviamo un altro capolavoro dello scalpellino Hans von Schussenried, il pulpito, decorato con dei rilievi raffiguranti i padri della chiesa con i simboli dei quattro evangelisti, altro esempio sublime dell’arte gotica.
Tutti gli affreschi rimasti, datati 1360-1370, sono della bottega di Giotto e una volta ricoprivano tutte le pareti.
Alla base della torre, all'esterno del Duomo, si notano l'affresco della crocefissione di Gesù e quella del "Pellegrino colpito dalla campana".
Il "Pellegrino colpito dalla campana" è, come la crocefissione di Gesù, opera degli allievi di Giotto.
La Chiesa dei Domenicani, poco distante dal Duomo
Chiesa dei Domenicani. La volta a stucchi rococò del coro.
Gli affreschi della Cappella di San Giovanni nella Chiesa dei Domenicani: "Il trionfo della morte". L'affresco più in basso è "Il Martirio di San Bartolomeo".
Chiesa dei Domenicani. Affreschi della Cappella di San Giovanni.
La chiesa dei Domenicani ha all'interno preziosi esempi di pittura bolzanina del Trencento. Ma il gioiello artistico più straordinario lo troviamo nella la cappella di San Giovanni, una lunga e stretta cappella sul lato destro rispetto all'altare dove viene conservato il ciclo di affreschi di scuola giottesca più prestigioso. La cappella è dedicata a San Giovanni, dal nome del capofamiglia fiorentino de' Rossi, naturlaizzato von Botsch, che ne commissionò la decorazione. Catturano l'attenzione, in particolar modo, le Scene della vita di San Nicolò nella parte finale della parete Orientale, l'affresco del Trionfo della Morte, la Fuga in Egitto sulla parete occidentale e la Tortura di San Bartolomeo sulla parete nord. Tutta la cappella è completamente affrescata e, purtroppo, restano segni evidenti della necessità di un restauro.
Cappella di San Giovanni: La fuga in Egitto.
La passeggiata nel parco che costeggia il lungofiume Talavera vale da sola una visita anche se siete a Bolzano per un giorno.
Piazza Magnago, con il Palazzo della Provincia e la fontana di Re Laurino.
         


            
       Moena

        Soraga
 
            Predazzo
  

  


         
      
      
    
          Dolomiti

       Merano

       Ortisei


Torna ai contenuti