Monastero di Moldovita foto - "Viaggiando con me: Le mie avventure fotografiche"

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Monastero Moldovita
Nel cuore della straordinaria regione della Bucovina, una terra con vecchi villaggi abitati da rumeni che sembrano usciti da un libro di storia, si trova uno dei monasteri più famosi della Romania, il monastero di Moldovita.
Le origini del monastero sono ancora sconosciute e alcuni sostengono che sia stato costruito sul luogo di una costruzione più antica dell'inizio del XV secolo. I documenti ufficiali datano la sua costruzione al 1532 ad opera del principe Petru Rares, grande amante dell'arte, che decise di costruire una chiesa dipinta in un campo vicino al fiume Ciumărel. Nello stesso periodo, costruì le mura esterne e le torri, trasformando il luogo in una piccola roccaforte. Questo monastero comprende all'interno delle sue  mura la Chiesa dell'Annunciazione, dipinta nel 1537 sia all'interno che all'esterno.  Il dipinto esterno della Chiesa dell'Annunciazione è il meglio conservato tra tutte le chiese dipinte della Bucovina.
Forse la scena dipinta più iconica del monastero di Moldovita è l'assedio di Costantinopoli,il momento in cui la capitale dell'Impero bizantino è assediata dai turchi ottomani. Nella scena, l'imperatore bizantino e i sacerdoti portano l'icona miracolosa della Vergine Maria, la protettrice della città. Il messaggio rivela non solo la protezione della Vergine Maria per Costantinopoli, ma anche la sua protezione per la Moldavia.
Il monastero di Moldovita è incluso nel patrimonio dell'UNESCO nel 1993 come una delle chiese dipinte della Moldavia.
Dalle colline si vede l'esercito turco che scende con la sua cavalleria, la fanteria e l'artiglieria di grosso calibro. Alla guida c'è il sultano vestito di rosso su un cavallo giallo. Dalle mura della città cristiana assediata, le artiglierie e gli arcieri ribattono colpo su colpo gli assalitori turchi. L'affresco, racconta la storia della Vergine Maria che salvò la città bizantina dall'assedio dei persiani e degli Avari nel 626. Anche se l'ambientazione, invero volutamente fantasiosa, rappresenta l'invocazione a Dio per la liberazione della Moldavia dai turchi invasori.

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