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Siviglia
L'incontro di due civiltà.

Sivilla è il cuore dell'Andalusia, è la quarta città spagnola e la più importante della provincia. Dalla partenza di Cristoforo Cclombo nel 1492 all'Esposizione universale del 1992, Siviglia ha saputo farsi un nome nella storia. La città conta numerosi gioielli architettonici come la Giralda e l'Alcazar, e i suoi abitanti, calorosi e festaioli, sono anche dei nottambuli, infatti non c'è dubbio che la «movida» sia arrivata fin qui. Fra tutte le città spagnole Siviglia è sicuramente quella che ha saputo più delle altre conciliare intelligentemente il senso del suo passato con la modernità, per diventare una città internazionale. Il quartiere dì Santa Cruz. con le sue stradine lastricate , i suoi patii pieni di fiori, i tanti bar dove si mangiano tapas e si beve vino, si fanno incontri, si condivide i! buon umore di una Spagna che non si stanca mai di festeggiare la propria libertà. Siviglia è anche il fulcro dell'incontro straordinario della cultura cristiana e di quelia musulmana capaci di vivere insieme in armonia, la città ostenta con fierezza i suoi monumenti lungo il Guadalquivir. E owio che bisogna visitare tutto questo, ma bisogna anche vagare per i quartieri popolari, spingere le porte dei patios, andare incontro agli abitanti che si dimostrano sorprendememente cordiali.

Cattedrale de Santa Maria di Siviglia: un misto di gotico e rinascimentale. In origine era una moschea di cui vi sono parti nel Patio degli Aranci e nei due terzi inferiori della Giralda.
La Cattedrale.
Situata nel vecchio quartiere di Santa Cruz, come molti altri edifici cattolici della regione, anche questo fu costruito sul sito di una moschea, in questo caso quella degli Almohadi. Queste tribù berbere nordafricane fecero di Siviglia la capitale del loro regno in territorio iberico e arricchirono la città con splendide costruzioni. Della moschea, che era stata edificata nel XlI secolo, soprawivono solo la Giralda e qualche pietra. Dopo il lungo dominio musulmano, la grande moschea fu immediatamente trasformata in chiesa, dopo la riconquista di Siviglia da parte dei Re cattolici. E' la terza del mondo per dimensioni, dopo San Pietro a Roma e St. Paul a Londra, e la più larga di tutte le cattedrali gotiche. Entrando vi sentirete un po' smarriti e sopraffatti da tale grandezza: 116 m di lunghezza, 76 m di larghezza e volte che culminano a 56 d'altezza! C'è tanto da vedere che è impossibile  fare un elenco dettagliato perché non basterebbe un'intera mattinata di visita. (Per approfondimenti sulla Cattedrale)
Cattedrale: la Cappella Maggiore conserva il più grande retablo del mondo (20 X 18 metri), capolavoro tardo-gotico del Duncart, disegnato nel 1482 e completato nel 1564. Nei 36 scomparti sono rappresentate scende dell’Antico testamento, della vita di Cristo e alcuni santi. L'altare è intarsiato in argento massiccio.
Cattedrale: il coro, fiancheggiato da grandi organi.
La cattedrale è composta da cinque navate, distribuite in puro stile gotico con absidi ed un deambulatorio, formando una pianta a perfetto rettangolo.
La Cattedrale è stata costruita sulla Moschea Maggiore almohade. Realizzata in pietra, rompe con la tradizione mudéjar dei mattoni.
Cattedrale: retablo della cappella della Virgen de la Antigua
Cattedrale: alla testata del transetto riposano i supposti resti mortali di Cristoforo Colombo, composti nel feretro di bronzo, portato da quattro araldi che rappresentano le quattro corone di Spagna (León, Castiglia, Navarra, Aragona).
La Cattedrale con la Giralda, il suo campanile è un antico minareto almohade che, quando fu costruito, era la più alta torre del mondo.
La Torre dell'Oro: è una torre di controllo militare che si erge sul lungofiume di Siviglia. La torre faceva parte del sistema difensivo dell'Alcázar e della città almohade, costituendo un notevole punto difensivo delle mura atte a bloccare gli accessi o gli attacchi dal fiume.
La Torre dell'Oro.
Non è affatto, come potrebbe far pensare il suo nome, una zecca o una torre che racchiudeva il Tesoro, ma un molo d'ancoraggio dell'enorme catena che si tendeva attraverso il fiume per sbarrare l'accesso a eventuali incursori cristiani a bordo di navi. Il nome deriva dagli azulejos dorati che un tempo la rivestivano. All'interno c'è un piccolo museo navale con incisioni, scafi, strumenti marittimi, mappe ecc.
Real Alcázar de Sevilla.
L’Alcázar reale di Siviglia è un complesso palaziale con splendidi giardini circondato da mura, costruito in diverse fasi storiche. Originariamente è stato costruito nell’alto medioevo, ma alcune vestigia dell’arte islamica sono ben conservate. È la residenza dei membri della famiglia reale spagnola quando visitano Siviglia. Questo lo rende il più antico palazzo reale in uso in Europa. Nel 1987 l’Unesco l’ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità, vicino alla Cattedrale di Siviglia e all’Archivio delle Indie.    (Per approfondimenti sull’Alcázar)
Alcàzar: sorto nel 913 come fortezza, il palazzo resta uno dei migliori esempi di architettura mudéjar, stile sviluppatosi durante il regno cristiano della Spagna, ma che utilizzò influenze architetturali islamiche. I successivi monarchi aggiunsero parti all'alcázar. Carlo V apportò modifiche in stile gotico, in contrasto con le precedenti sezioni in stile islamico.
Alcazar: Sala degli Ambasciatori. Entrando nella sala vi sono archi decorati con intagli dorati e motivi geometrici. Le sue pareti sono piastrellate di blu e verde in una varietà di motivi così intricati e splendidi, che ti sembra quasi di perderti.
Cortile delle Fanciulle o Patio de las doncellas: il nome si riferisce alla leggenda secondo la quale i musulmani di al-Andalus pretendevano dai regni cristiani spagnoli, come tributo, 100 vergini ogni anno.
Soffitto di vetro neo-rinascimentale e archi moreschi del cortile delle bambole o patio de las Munecas nella Alcázar di Siviglia.
Casa de Pilatos: poco frequentato dai turisti, è un'abitazione aristocratica del 1500. Lo stile rinascimentale, di ispirazione italiana, si innesta su quello arabo dando luogo a una dimora signorile sontuosa ed elegante, specchio dello splendore della Spagna di quel tempo. La villa è ricchissima di mosaici e giardini da fiaba.
Casa de Pilatos.
Si possono visitare la parte inferiore e la parte superiore con due biglietti separati del costo modesto. Questo splendido palazzo, costruito tra il XV e il XVI secolo, è forse la residenza signorile più sbalorditiva di Siviglia. Ammirevole combinazione degli stili mudéjar e plateresco che, aldilà dell'aspetto puramente estetico, esprime un'arte di vivere di una raffinatezza straordinaria. Nel patio principale, sotto le arcate, stupendi rivestimenti i azulejos tutti diversi e, a ogni angolo, statue greche e romane. Nei comicioni, busti di imperatori romani portati dall'Italia. Tutte le sale che circondano il patio sono interessanti. In quella di destra, le pareti ricoperte da azulejos sono di una ricchezza infinita, con motivi in gesso modellato e soffitto a cassettoni in legno scolpito. Proseguendo in senso antiorario troverete la sala di riposo dei giudici, anch'essa rivestita di stucchi e di azulejos meravigliosi e con gli stemmi delle famiglie Enrfquez e Ribera, proprietarie dal XV secolo. In fondo, la cappella de la flagelacion (!) che è considerata la parte più antica del palazzo. Poi, dopo un'altra sala con minuscola fontana centrale e notevole soffitto intarsiato, si raggiunge un giardino lussureggiante pieno di fragranze attorno al quale dormono alcune statue romane. Tornati al patio centrale, salite sul maestoso scalone interamente rivestito di mosaici ammirando la grande cupola in legno a nido d'ape. Dopo la cancellata, la parte superiore si visita obbligatoriamente con guida, ma è decisamente meno spettacolare. Si tratta di una serie di vasti saloni sempre riccamente ammobiliati, spesso ricoperti di quadri e di arazzi.
Casa de Pilatos: il portale di ingresso è in marmo rinascimentale, in uno dei tipici patio andalusi vi sono 24 busti di imperatori romani e un busto di Cicerone e del re Carlo I, mentre gli interni sono formati da grandi volte decorate con innumerevoli richiami all’antichità. il cortile mantiene nel complesso uno stile rinascimentale con decorazioni mudéjar. Al centro è situata una fontana con due statue della dea Atena poste agli angoli.
Nei cornicioni, busti di imperatori romani portati dall'Italia.
Casa de Pilatos.
Casa de Pilatos.
La Plaza de España di Siviglia è uno degli spazi architettonici più spettacolari della città e dell'architettura neo-moresca. La piazza è a forma semicircolare, e rappresenta l'abbraccio della Spagna e delle sue antiche colonie; guarda verso il fiume Guadalquivir e simboleggia la strada da seguire per l'America.
Plaza de España.
Grandiosa, spaziosa, forma un semicerchio nel quale si ergono le costruzioni dell'Esposizione. Graziosi ed eleganti, i padiglioni sono
stati costruiti con materiali nobili: laterizi, azulejos, pietra, il tutto concepito per durare. Impegno mantenuto, perché, ancor oggi, i parchi, le vasche e le arcate dei padiglioni accolgono tutti i week-end migliaia di sivigliani che ci vanno a passeggiare. Potrete vedere 58 panchine ricoperte di azulejos che rappresentano le diverse province spagnole, ponti eleganti che scavalcano gli specchi d'acqua ecc. Veramente una bella passeggiata. Non dimenticatevi di salutare i tre affascinanti sivigliani di pietra che si rilassano all'ombra di un albero. Si noleggiano barche.
La piazza è decorata in mattoni a vista, marmo e ceramica, che danno un tocco rinascimentale e barocco alle sue torri. Appoggiata alle pareti si trova una serie di panche e di ornamenti in ceramica che formano degli spazi che alludono alle quarantotto province spagnole; su di esse sono rappresentate delle mappe, dei mosaici raffiguranti eventi storici e gli stemmi di 48 capoluoghi di provincia.
L'opera più costosa e l'unico elemento estraneo al progetto originale è la fontana centrale, (sempre opera di Vicente Traver), subito molto criticata perché a detta di molti rompeva la sensazione di vuoto della piazza.
Casa della contessa di Lebrija, costruita nel XVI secolo, acquistata dalla Contessa di Lebrija Regla Majón alla fine del 1800, è una casa in stile sivigliano, con un patio principale e tutt'attorno gli edifici della casa.
Palacio de la Condesa de Lebrija.
Questa dimora signorile è sicuramente uno dei migliori esempi di arte mudéjar, e uno dei siti storici più preziosi dell'Andalusia. Anche lo scalone monumentale è un capolavoro. Al piano terra, intorno a un bel patio, il palazzo ospita un museo con un'importante collezione di mosaici romani, pezzi italici, ceramiche musulmane e arte precolombiana. Al primo piano si trovano gli appartamenti della Condesa de Lebrija (1851-1938).
Il palazzo di Lebrija è ricca di mosaici e stili architettonici risalenti a varie epoche e una  serie di sale con all’interno resti archeologici come vasi, anfore,  colonne e sculture che hanno un valore inestimabile.
Il Mosaico di Ganimede. Ganimede era un giovane pastore, il più bello tra i mortali, che fu rapito da Zeus mentre pascolava il suo gregge. Quando Zeus lo vide, s’innamorò di lui e, trasformatosi in aquila, lo portò con sé all’Olimpo. La casa ha 580 metri quadrati di mosaico romano, sul pavimento e sulle pareti, facendone la più importante collezione al mondo del suo genere.
La splendida scalinata, voluta dalla contessa. In stile andaluso, presenta tre rampe irregolari. Per la sua decorazione si utilizzarono elementi antichi risalenti al XVI e XVII secolo.
Casa di Lebrija.
Casa di Lebrija.
Casa di Lebrija.
Avenida de la Constitucion, la strada principale di Siviglia.
Ovunque per strada si trovano giovani, anche molto bravi, che ballano e cantano il flamenco, la musica più popolare, nata a Siviglia nel quartiere di Triana, che si è diffusa in tutta l'Andalusia.
Siviglia, fontana alla Puerta de Jerez.

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